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Validare una form

Una form validata tramite javascript non è una form validata.

Per le saghe “Piccoli trucchi per un mondo migliore” e “Web-apps per chi non conosce il web” (appena iniziate entrambe ma vedremo di farle crescere).

Probabilità

Che possibilità ci sono che una persona che non conosci usi il tuo nome per scrivere un breve racconto ?

Alte, tanta gente scrive, i nomi si inventano … è come dire mettiamo  un numero infinito di scimmie davanti alla macchina da scrivere e sicuramente salta fuori la divina commedia. E tutta la letteratura mondiale.

Che possibilita ci sono che fissata 1 persona compaia questa e un suo conoscente nello stesso racconto ?

Ci sono 60.000 cognomi diversi in Italia.  Mentre i nomi si scelgono e sono potenzialmente infiniti … ma i due in oggetto sono comuni e compaiono nella TOP 50 quindi useremo questo numero.  Per farla breve si tratta di 3 milioni di combinazioni. Al quadrato fa 9 trilioni. La probabilità che scelte 2 coppie (nome, cognome) , escano proprio quelle estraendole tra tutte le possibili, è di 1 su 9 trilioni.

Ora … una persona conosce in media 150 persone ( numero di Dunbar ), quindi bisogna dividere 9 trilioni per 150. La prima persona infatti è fissa (persona A) l’altra è variabile ( persona B definita come “conosciuta da A”). Siamo a 1 su 60 miliardi.

Google alla query “racconto” risponde 5 milioni. Non sarà precisissimo ma consideriamolo valido per il motivo che poi spiegherò.

Siamo quindi a 1 su 12.000.

E che questo sia indicizzato da google?

Avendo usato google per stimare il numero di racconti, sempre 1 su 12.000

Ok ora ditemi che è un caso. Però io a questa persona B se mi capita la domanda glie la faccio. Visto che la persona C (autore del raccontino) io non la conosco.

24

24

24 è una serie moderatamente geek-friendly. Metà dei problemi li risolve Jack Bauer con pistola tortura e compagnia bella, e l’altra metà li risolve l’analista/programmatore di turno crackando centrali nucleari, decifrando in tempo reale o leggendo targhe in foto in cui originariamente non si vedeva manco la macchina.

Finzione scenica. Ci stà tutto sommato.

Ma non vedo perche bisogna complicarsi la vita per far apparire su uno schermo l’ IP 292.140.12.2 . Cioè cazzo ne devi inventare uno, con un enorme sforzo di fantasia ci riesci … se il pc ti dice che è sbagliato ci sarà un motivo ?  Non parliamo della maschera di sottorete…

Piccoli trucchi per un mondo migliore…

Riflettiamo insieme … “rimuovere” l’iva da un oggetto è un calcolo molto semplice. Non ci vuole una laurea in economia e commercio, o in matematica. Chiunque puo riuscirci usando una semplice calcolatrice non scientifica. Vediamo prima le basi teoriche di questa operazione e quindi l’operatività.

Base teorica :

Possiamo “togliere” l’iva da un importo lordo e ottenere l’importo netto grazie al fatto che esiste l’operazione inversa rispetto alla moltiplicazione. E si chiama DIVISIONE. Incredibile eh ?

Esempio pratico :

Infatti quando aggiungiamo il venti percento ad un importo netto banalmente facciamo <IMPORTO NETTO> + ( <IMPORTO NETTO> * (20/100)) o in una singola operazione <IMPORTO NETTO> * 1,2 . Di conseguenza è facile trovare l’operazione inversa. Basta fare <IMPORTO LORDO> / 1,2. Ora, oh gente dalla cultura umanistica, oh gente senza alcuna cultura, andate e dominate il contabile a fianco a voi.

P.S. : No, non è possibile che per questo calcolo cosi complicato qualcuno che si fregia del titolo di Ricercatore deleghi un altra persona col titolo di Dottore a farlo e quest’ultima sbagli pure l’approssimazione. Mala tempora currunt.

Cifrari a scorrimento e derivati

Non sono sistemi di crittografia validi.

Ok … non pretendo che tutti sappiano le basi matematiche della crittografia asimmetrica (anche io ho un certo imbarazzo col teorema cinese del resto, ma ho la prova scritta che, seppur per un breve periodo di tempo, l’ho saputo) ma almeno NO, il ROT13 bisogna sapere che non è sicuro.

Ah … una strategia per rompere un qualsiasi cifrario a scorrimento, senza avere del testo in chiaro, è basarsi sulla frequenza delle lettere. In un testo, sufficentemente lungo, alcune lettere sono molto diffuse, altre molto poco.

frequenze-ord-alf_itSi contanto quindi le frequenze del testo cifrato. Se percaso viene “cifrato” anche lo spazio, il simbolo con maggiore frequenza identifica certamente lo spazio, altrimenti la E o la A. Q e Z se il testo è breve potrebbero essere assenti, o altrimenti sono agli ultimi posti come frequenza.

Se il cifrario applica la stessa regola ad ogni lettera (dicasi monoalfabetico a valore fisso) il discorso si conclude qua. Basta infatti decifrarne una lettera per decifrare tutto. Se invece è a valore variabile (tipo l’alfabeto carbonaro) si prosegue con l’analisi.

Avendo 3-4 lettere molto probabilmente decifrate, si partono a fare supposizione sui monosillabi … si verifica se funziona e si passa a fare ipotesi su parole piu lunghe. Qualche supposizione si dimostrerà errata … ma alla fine se ne esce facilmente. D’altronde la lingua ha le sue regole, sia statistiche che ortografiche che grammaticali. Diverso sarebbe avendo un testo in una linuga sconosciuta o … non in una lingua.

Mi auguro che per molti dei miei pochi lettori sia scontato, ma di fatto per molti scontato non è, visto che capita di vedere l’impiego di algoritmi simili per codificare username e password. O pizzini.

Anche perchè i metodi di decodifica descritti si basano su carta e penna.

Grafico via it.wikipedia

I vostri etilometri …

i-vostri-etilometri

A quanto pare, ogni tanto, qualcuno si incazza quando questa o quella abitudine viene considerata il male estremo e demonizzata a tutti i costi. Esistono dei livelli intermedi. Bere una birra e guidare non ha mai ammazzato nessuno. O forse si, ma la colpa non era della birra ma dell’idiota al volate. Farsi 10 cuba e poi una pista di coca per tirarsi su è gia una cosa differente.

Ok che dare un nemico alla gente per indirizzarla e/o deviarla è un metodo ultra-collaudato, però ci siamo rotti un pò i cosidetti.

Attenzione cmq: Ubriacarsi fà male, guidare con tasso alcolemico 0% è sempre meglio, se si beve poco (entro il tasso legale) bisogna comunque essere piu prudenti e non lasciarsi tentare e non spegnere il cervello. Ma evitiamo le crociate, ce ne sono già state troppe.

Audi

Quando l’ufficio marketing dell’audi si renderà conto che 4 ruote motrici forniscono solo piu motricità ma non un migliore comportamento in curva, o in assoluto una maggiore accelerazione laterale sarà sempre troppo tardi. Nel frattempo lasciamo pure che i clienti audi credano che trasformare in calore il 10% di benzina in più ( e quindi avere il 10% di potenza effettivamente disponibile ) sia una gran cosa.

Mi consola solo l’introduzione del concetto “i motociclisti nel traffico si spiaccicano” che per quanto autoevidente esistono ancora delle frange di resistenza ( usatele in pista ste caXXo di moto, non in città )

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